Se pensate che la pausa caffè sia solo una perdita di tempo, vi sbagliate. Questa è la conclusione a cui è arrivata una recente ricerca dell’Università di Copenaghen. Lo studio danese condotto da un gruppo di ricercatori coordinati da Pernille Stroebaek mette nero su bianco infatti tutti i benefici del coffee break sia dal punto di vista della produttività che della socializzazione, riscattandolo e sfatando il mito che cinque minuti alla macchinetta sia solo un’occasione per lavorare meno.

Osservando il comportamento di un campione di impiegati del pubblico impiego il gruppo di ricerca ha potuto notare la formazione spontanea di piccoli gruppi di ascolto utili per condividere idee, opinioni e problemi comuni, allontanare tensioni e rafforzare relazioni.

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Foto di scott feldstein 

 

Una pausa caffè con i colleghi ha quindi un valore sociale, ma non solo, anche di miglioramento delle prestazioni lavorative. Il campione infatti è tornato alla scrivania meno stressato e più efficiente, pronto a riprendere il lavoro con maggior energia e concentrazione. Lo studio, pubblicato nel 2013 su Symbolic Interaction, dimostra quindi come la pausa caffè sia un valido alleato contro tensioni e affaticamento lavorativo e al contempo un importante strumento di socializzazione. Ma non è tutto, anche ricerche precedenti vanno nella stessa direzione.

Lo studio coordinato da Lila Davachi del dipartimento di Psicologia della New York university e pubblicato sulla rivista Neuron ad esempio spiega come anche le piccole pause durante la giornata favoriscano l’apprendimento e aiutino a memorizzare meglio ciò che si è appena incamerato.

Secondo i ricercatori quindi il break aiuterebbe a staccare la spina e a rigenerare mente e corpo. Insomma, a dispetto di quanto sostengono i detrattori della pausa caffè, l’interruzione dal lavoro ha ricadute positive sia in termini di benessere personale e sociale che di miglioramento delle prestazioni sul lavoro.